“The past week has been pretty calm, and the final patch from rc6 is not all that big” (Linus Torvalds)
“Le ultime settimane sono state piuttosto tranquille e l’ultima patch dopo la release candidate 6 non è stata particolarmente grande”. Con queste parole, diffuse nella sua mailing list, Linus Torvalds, papà di linux, ha annunciato il rilascio del Kernel 5.1.
Si tratta di un rilascio non LTS e quindi, volendo si potrebbe evitare l’aggiornamento salvo che si abbiano particolari esigenze. È sempre mr. Torvalds a dire che le modifiche hanno riguardato vari aspetti (networking, codice del filesystem, alcuni strumenti, ecc.), ma nulla di particolarmente significativo o di critico.
I miglioramenti riguardano la gestione della memoria (ora anche la memoria fisica può servire come RAM aggiuntiva), il live patching del kernel, e la gestione della batteria dei dispositivi mobili.
Questa situazione favorevole nello sviluppo del kernel, ha permesso di lavorare ai preparativi per il superamento del “Bug 2038” che affligge tutti i software basati su linguaggio di programmazione “C” e quindi Linux e non solo.
Il “Bug 2038” è dovuto al fatto che la libreria time.h di C prevede un numero intero a 32-bit di tipo signed. A partire dal 19 gennaio 2038 (per l’esattezza alle 3:14:07 UTC) il contatore supererebbe il numero massimo consentito assumendo un valore negativo. Considerando quindi il precedente Unix Epoch Time (1 gennaio 1970), la data indicata dal computer risulterebbe 13 dicembre 1901.
Dalla wikipedia prelevo questo piccolo esempio che mostra cosa accadrebbe a condizioni normali col bug:
Mr. Torvalds e la community di Linux sono già al lavoro e siamo certi che il sistema del pinguino non si farà trovare impreparato neppure per questo appuntamento.