Ho iniziato ad usare GNU/Linux nel 2003 quando ho abbracciato la filosofia della FSF (Free Software Foundation).
Benché non sia un programmatore, l’uso del sistema del pinguino mi ha costretto ad ampliare le mie capacità di utilizzo della riga di comando e mi ha permesso anche di fare un approfondimento dei linguaggi C e C#, Perl, Phyton e Php.
Attualmente tutto il mio lavoro è prodotto con software OpenSource: dal sistema operativo (GNU/Linux) ai documenti di ufficio (LibreOffice), alla grafica (Gimp), al video e audio editing (Avidemux, OpenShot, Audacity) all’editing web (Joomla!, Drupal e WordPress).
Una scelta, quella per l’OpenSource, dettata da ragioni etiche che non sono solo l’evitare di incorrere nella violazione di licenze proprietarie, ma anche e principalmente di diffusione del sapere secondo quanto già papa Benedetto XVI diceva riferendosi alla medicina, ma che si può estendere ad ogni ambito del sapere (quindi anche a quello informatico):
La condivisione dei beni e delle risorse, da cui proviene l’autentico sviluppo, non è assicurata dal solo progresso tecnico e da mere relazioni di convenienza, ma dal potenziale di amore che vince il male con il bene (cf. Rm 12,21) e apre alla reciprocità delle coscienze e delle libertà (CV 9).
Ci sono forme eccessive di protezione della conoscenza da parte dei Paesi ricchi, mediante un utilizzo troppo rigido del diritto di proprietà intellettuale, specialmente nel campo sanitario. Nello stesso tempo, in alcuni Paesi poveri persistono modelli culturali e norme sociali di comportamento che rallentano il processo di sviluppo (CV 22).
Naturalmente, non essendo un programmatore non sono in grado di contribuire allo sviluppo del software che utilizzo, per parte mia, quindi cerco di contribuire per quanto sono capace mettendo a disposizione le mie competenze linguistiche e contribuendo alla localizzazione in italiano di alcuni dei software che uso visto che conoscendo tre lingue (inglese, francese, spagnolo) posso facilmente accedere alla documentazione che, nella maggior parte dei casi, è in inglese.
Questo sito è nato per condividere e diffondere gli argomenti di mio interesse, fedele sempre al motto che mi accompagna da ormai tanti anni:
possono dirci su che cosa riflettere, non che cosa pensare.